Il re assetato

Seconda Settimana – Venerdì – 22 Marzo
Dalla Parola del giorno Mt 21,33-43.45-46
Costui è l’erede. Su, uccidiamolo! 

 

Il re assetato

Un re, che andava a caccia, arrivò assetato ai piedi di una rupe da cui filtrava, a gocce, un po’ d’acqua. Scese da cavallo e staccò dalla sella una coppa d’oro gemmata. Voleva bere. Sul braccio che teneva la coppa stava appollaiato un bel falco: il preferito del re.

Adagio adagio la coppa si riempì; ma quando il re l’avvicinò avidamente alle labbra, il falco scattò, come per lanciarsi in volo, e procurò al braccio che lo sosteneva una tale scossa che l’acqua si rovesciò…

Il re dopo aver accarezzato il falco prediletto, ritornò a raccogliere l’acqua a goccia a goccia; ma quando avvicinò di nuovo la coppa alle labbra, il falco dette uno strido, batté le ali, e il re sobbalzando, rovesciò nuovamente il liquido che aveva raccolto con tanta pazienza. Fece un atto più di dispetto che di rammarico. Pure si contenne, e iniziò la raccolta dell’acqua per la terza volta. Ma quando, per la terza volta, avvicinò la coppa alle labbra, il gioco del falco si ripeté. L’acqua si versò.

Allora il re proruppe in un gesto d’ira furioso. Afferrò il falco e lo scaraventò contro la roccia. Il volatile cadde morto con le ali aperte, come fosse ancora in volo. Intanto la gocciolina, che filtrava lenta dalla rupe, aveva smesso di scorrere. E il re, ora con la rabbia ora con il dispiacere nel cuore, aveva più sete che mai.

Mandò i servi a vedere se sopra la roccia si trovava la polla che dava acqua alla sorgente. La trovarono, ma si fermarono inorriditi: era uno stagno in cui galleggiavano i cadaveri putrefatti di parecchi animali. Certamente quell’acqua, bevuta, avrebbe avvelenato il re. Disse uno dei servi al ritorno: «Sire, se tu avessi bevuto quell’acqua saresti morto».

Il re guardò il falco che gli giaceva ai piedi e chinò la testa. Umilmente chiese perdono al fedele amico che si era sacrificato per lui e inutilmente rimpianse il suo impulsivo gesto d’ira.

 

La “pillola del Papa

Il miglior digiuno

Digiuna di parole offensive e trasmetti parole squisite

Digiuna di scontenti e riempiti di gratitudine

Digiuna di rabbia e riempiti di mitezza e di pazienza …

Digiuna di pessimismo e riempiti di speranza e di ottimismo

Digiuna di preoccupazioni e riempiti di fiducia in Dio

Digiuna di lamenti e riempiti di cose semplici della vita

Digiuna di pressioni e riempiti di preghiera

Digiuna di tristezza e amarezza, e riempiti il cuore di gioia

Digiuna di egoismo e riempiti di compassione per gli altri

Digiuna di mancanza di perdono e riempiti di atteggiamenti di riconciliazione

Digiuna di parole e riempiti di silenzio e di ascolto degli altri

Se tutti praticheremo questo digiuno il quotidiano si riempirà di: Pace, fiducia, gioia e vita.