Giovedì prima settimana – 26 FEBBRAIO
Chiunque chiede, riceve.
Tu da me che vuoi?!!! (una strana barzelletta)
Un giorno scoppia un diluvio, tutti cercano di trovar riparo e mettersi in salvo tranne un uomo la cui Fede è fortissima.
Passa un uomo in macchina e gli dice: “Corri, vieni con me che sto scappando”, ma l’uomo dalla profonda Fede risponde: “No, credo in Dio e lui mi salverà!”.
Continua a diluviare, il livello dell’acqua aumenta, passa una barca e gli grida: “Ho posto, sali e mettiti in salvo!”, ma l’uomo risponde: “No, credo in Dio e lui mi salverà”. L’acqua ormai è altissima, arriva un elicottero, dall’alto viene detto all’uomo di aggrapparsi alla fune, ma l’uomo risponde: “No, credo in Dio e lui mi salverà!”.
L’uomo muore, sale in paradiso, vede Dio e gli dice: “Signore mio, io credevo in te, perché non mi hai salvato?!”.
E Dio risponde: “ La macchina…la barca…l’elicottero…ma tu da me che vuoi?!!!”.
Ora sta a te decidere se ridere o capire…
Papa Francesco: Una preghiera per ogni dito della mano
Il pollice è il dito più vicino a te. Inizia quindi a pregare per coloro che ti sono più vicini. Sono le persone che più facilmente tornano nei nostri ricordi. Pregare per le persone a noi care è “un dolce obbligo”.
Il dito seguente è l’indice. Prega per chi insegna, educa e medica, quindi per maestri, professori, medici e sacerdoti. Questi hanno bisogno di sostegno e saggezza affinché possano indicare la via giusta agli altri. Non dimenticarli mai nelle tue preghiere.
Il dito seguente, il medio, è il più alto. Ci fa ricordare i nostri governatori. Prega per il presidente, per i parlamentari, per gli imprenditori e per gli amministratori. Sono loro che dirigono il destino della nostra patria e che guidano l’opinione pubblica. Hanno bisogno della guida di Dio.
Il quarto dito è il dito anulare. Nonostante possa sorprendere i più, è questo il nostro dito più debole, e qualunque insegnante di pianoforte lo può confermare. Bisogna ricordarsi di pregare per i più deboli, per coloro che hanno tanti problemi da affrontare o che sono affaticati dalle malattie. Hanno bisogno delle tue preghiere di giorno e di notte. Non saranno mai troppe le preghiere per queste persone. Inoltre ci invita a pregare per i matrimoni.
E per ultimo c’è il nostro dito mignolo, il più piccolo tra tutte le dita, piccolo come bisogna sentirsi di fronte a Dio e agli altri. Come dice la Bibbia “gli ultimi saranno i primi”. Il mignolo ti ricorda che devi pregare per te stesso. Solo quando avrai pregato per gli altri quattro gruppi, potrai vedere nella giusta ottica i tuoi bisogni e pregare meglio per te.