Giubileo della Misericordia: le Indulgenze

Continuiamo il nostro cammino alla scoperta del Giubileo e delle sue caratteristiche principali, soffermandoci sulle indulgenze.
 
4-anno-misericordia-1Una parola sulle INDULGENZE
Partiamo innanzitutto col cogliere il significato della parola “indulgenza”: ogni Giubileo porta con sé la concessione dell’indulgenza plenaria, cioè la possibilità di ottenere (per sé o per le anime dei defunti) la remissione (= cancellazione) davanti a Dio della pena temporale conseguente ai peccati, cioè il “tempo di purificazione” che si dovrà trascorrere nel purgatorio.
Con altre parole: è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi riguardo alla colpa (= per i quali si è già ottenuta l’assoluzione confessandosi).
Può essere plenaria (= si ottiene la remissione di tutta la pena temporale dei peccati già perdonati in confessione) o parziale (= è in grado di “cancellare” solo una parte del tempo di purificazione).
Che cos’è la pena temporale?
Il peccato ha due conseguenze:
  • il distacco da Dio: questa è la pena eterna, cioè l’inferno, che viene cancellata ogni qualvolta ci confessiamo e veniamo riammessi allo stato di grazia e alla comunione con Dio;
  • attaccamento malsano alle creature che ha bisogno di purificazione e merita una pena temporale che può essere scontata sulla terra con volontarie preghiere e penitenze, con opere di bene e con l’accettazione delle sofferenze e delle prove della vita; oppure può essere scontata nell’aldilà, in Purgatorio.
 
Che cosa è richiesto per ottenere l’indulgenza?
Per ottenere le indulgenze sono richieste alcune condizioni: il soggetto deve essere battezzato, non scomunicato, in stato di grazia e deve avere l’intenzione di ottenere l’indulgenza in quanto essa non viene concessa a chi non la vuole o la desidera.
 
4-padre-misericordioso-art2Come si ottiene l’indulgenza?
Per ricevere l’’indulgenza plenaria e giubilare sono richieste alcune disposizioni:
  1. innanzitutto il totale distacco da ogni peccato, anche da quello veniale; se manca questa fondamentale condizione del distacco totale dal peccato e del sincero pentimento si otterrà solo l’indulgenza parziale;
  2. la Confessione per ottenere il perdono dei peccati;
  3. la comunione partecipando all’Eucarestia;
  4. pregare secondo le intenzioni del Papa come testimonianza di comunione con tutta la Chiesa;
  5. compiere opere di carità e di penitenza che esprimano la conversione del cuore. Queste opere sono:
    • opere di pietà (il pellegrinaggio a una delle Basiliche giubilari, partecipando lì a una Messa o celebrazione liturgica, come ad esempio Via Crucis, Rosario…);
    • opere di misericordia sia corporali (dare da mangiare agli affamati; dare da bere agli assetati; vestire chi è nudo; accogliere i forestieri; assistere gli ammalati; visitare i carcerati; seppellire i morti); sia spirituali (consigliare i dubbiosi; insegnare agli ignoranti; ammonire i peccatori; consolare gli afflitti; perdonare le offese; sopportare pazientemente le persone moleste; pregare Dio per i vivi e per i defunti);
    • opere di penitenza come l’astensione almeno per un giorno da consumi superflui (fumo, alcool, digiuno e astinenza), devolvendo una somma proporzionata ai poveri; sostenere con un significativo contributo opere di carattere religioso e sociale a favore di bambini, giovani, anziani, stranieri; dedicare una parte del proprio tempo libero a chi ne ha bisogno o alla comunità.
 
Facciamo nostre le parole di Papa Francesco per poter vivere bene, in quest’anno giubilare che ormai sta per iniziare, questa caratteristica del Giubileo: “Desidero che l’indulgenza giubilare giunga per ognuno come genuina esperienza della misericordia di Dio, la quale a tutti va incontro con il volto del Padre che accoglie e perdona, dimenticando completamente il peccato commesso”.

 

Don Guido Dutto