Un miracolo d’amore

Seconda Settimana – Sabato – 23 Marzo
Dalla Parola del giorno Lc 15,1-3.11-32
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

 

Un miracolo d’amore!

Una giovane madre era in attesa del secondo figlio. Quando seppe che era una bambina, insegnò al suo bambino primogenito, che si chiamava Michele, ad appoggiare la testolina sulla sua pancia tonda, e cantare insieme a lei una «ninna nanna» alla sorellina che doveva nascere.
La canzoncina, che faceva «Stella stellina, la notte si avvicina…»,  piaceva tantissimo al bambino, che la cantava più volte.
Il parto però fu prematuro e complicato. La neonata fu messa in una incubatrice per cure intensive.
I genitori trepidanti furono preparati al peggio:  la loro bambina aveva pochissime probabilità di sopravvivere.
Il piccolo Michele li supplicava: «Voglio vederla! Devo assolutamente vederla!».
Dopo una settimana, la neonata si aggravò ancor di più. La mamma allora decise di portare Michele
nel reparto di terapia intensiva della maternità. Un’infermiera cercò di impedirlo, ma la donna era decisa ed accompagnò il bambino vicino al lettino ingombro di fili e tubicini, dove la piccola lottava per la vita. Vicino al lettino della sorellina, Michele istintivamente avvicinò il suo volto a quello della neonata e cominciò a cantare sottovoce: «Stella stellina…».
La neonata reagì immediatamente. Cominciò a respirare serenamente, senz’affanno.
Con le lacrime agli occhi, la mamma disse: «Continua, Michele, continua!».
Il bambino continuò.
La bambina cominciò a muovere le braccine.
La mamma e il papà piangevano e ridevano nello stesso tempo, mentre l’infermiera incredula fissava la scena a bocca aperta.

Qualche giorno dopo, la piccola entrò in casa in braccio alla mamma, mentre Michele manifestava rumorosamente la sua gioia!
I medici della clinica, imbarazzati, definirono l’avvenimento con parole difficili.
Ma la mamma e il papà sapevano che era stato semplicemente un miracolo dell’amore di un fratellino per una sorellina tanto attesa…

Possiamo vivere soltanto se siamo sicuri che c’è qualcuno che ci attende!
È una delle più belle frasi di Gesù: “Io vado a prepararvi un posto. Così anche voi sarete dove io sono”.
( Gv 14, 2-3 )

 

La “pillola del Papa

Il cristiano è una persona gioiosa

Il cristiano è una persona gioiosa, e la sua gioia non è qualcosa di superficiale ed effimero, ma di profondo e stabile, perché è un dono del Signore che riempie la vita. La nostra gioia deriva dalla certezza che «il Signore è vicino» (Fil 4,5): è vicino con la sua tenerezza, con la sua misericordia, col suo perdono e il suo amore

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