Il “voto”

MARTEDÌ    14 Marzo 2017
Dalla Parola del giorno Mt 23,1-12
Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. 
 
Il “voto”
Viveva un tempo un uomo molto austero, il quale aveva fatto voto di non toccare né cibo né bevanda fino al tramonto del sole.
L'uomo sapeva che il suo sacrificio era gradito al Cielo, perché tutte le sere sulla montagna più alta della valle si accendeva una stella luminosa, visibile a tutti.
Un giorno l'uomo decise di salire sulla montagna e un ragazzino del villaggio insistette per andare con lui. Per il caldo e la fatica, presto i due ebbero sete.
L'uomo incoraggiò il bambino a bere, ma quello rispose: «Lo farò solo se bevi anche tu!».
Il poveretto era in un grave imbarazzo: non voleva rompere il suo voto, ma neppure voleva far soffrire la sete al piccolo. Alla fine bevette e il bambino fece lo stesso.
Quella sera, l'uomo non osava guardare in cielo, per paura che la stella fosse scomparsa.
Si può quindi immaginare la sua sorpresa quando, dopo un po', alzò gli occhi e vide che sulla montagna splendevano due stelle lucenti.
 
«Beato l'uomo che ha cura del debole.
Veglierà su di lui il Signore, lo farà vivere felice e non lo abbandonerà»
 
Il discepolo di un rabbino ebraico che non riusciva più a dormire, chiese al suo maestro: "Quando termina la notte?
"Quando vedo la mia mano davanti agli occhi?". "No," dice il rabbino.
"Quando vedo l'albero davanti alla finestra?". "No," dice il rabbino.
"Quando vedo il coniglio correre per i campi?". "No," dice il rabbino. 
"La notte termina quando tu riconosci il volto dell'altro come un fratello."