36 – L’asino e il cane

Mercoledì quinta settimana – 21 MARZO
Dalla Parola del giorno Gv 8,31-42

Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.

L’asino e il cane

C’era una volta un taglialegna proprietario di un cane e di un asino. Un giorno l’uomo viaggiò attraverso un bosco con il suo cane e il suo asino lungo un cammino che era assai faticoso. A un certo punto della giornata il taglialegna si fermò in una radura all’ombra di un faggio, dove si sdraiò e si addormentò beatamente.
Intanto l’asino si mise a brucare l’erba. Il cane chiese all’asino:
– “Abbassati un poco: nel paniere che hai sul dorso c’è del pane. Lascia che ne prenda un pezzo, perché ho fame”.
L’asino non voltò nemmeno il capo e continuò nella sua attività: non voleva perdere neanche un minuto, neanche un filo di quella soffice e gustosa erba. Il suo stomaco doveva riempirsi dopo quel lungo cammino che gli aveva procurato tanta stanchezza. Poi però rispose al cane, con la bocca piena:
– “Aspetta che si svegli il padrone, ti darà lui da mangiare”.
In quel momento sbucò dal margine del bosco un lupo che si avventò sull’asino a fauci spalancate. L’asino chiese aiuto al cane:
– “Caro cane, aiutami! Amico mio!”.
Il cane rispose:
– “Sono così stanco a affamato! Aspetta che il padrone si svegli: ti aiuterà lui!”
Povero asino, con la zampa sanguinante, capì la lezione.
Morale: ogni gentilezza e ogni favore bisogna farli a tempo debito, quando l’amico ne fa richiesta.

Verità

La verità era uno specchio che, cadendo, si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e, vedendovi riflessa la propria immagine, credette di possedere l’intera verità. (Jalal ed Din Rumi)