20 marzo – mercoledì
Dalla Parola del giorno Gv 8,31-42
Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.
L'adolescente scriveva i suoi propositi chino sul tavolo, mentre la mamma stirava la biancheria. "Se vedessi qualcuno in procinto di annegare mi butterei subito in acqua per soccorrerlo. Se si incendia la casa salverei i bambini. Durante un terremoto non avrei certo paura a buttarmi tra la macerie pericolanti per salvare qualcuno. Poi dedicherei la mia vita per aiutare tutti i poveri del mondo…".
La mamma: "Per piacere, vammi a prendere un po' di pane qui sotto".
"Mamma, non vedi che piove?"
Quanti "vorrei" nella vita spirituale …
Una bambina di 12 anni ha scritto: "Siamo noi gli uomini del futuro, tocca a noi migliorare la situazione. La cosa più grave è star lì a far niente, a guardare questo povero mondo che si sbriciola. Noi diciamo viva la pace e facciamo la guerra, abbasso la droga e ne aumentiamo il commercio, basta col terrorismo e uccidiamo i giusti. Però non è detto che a ciò non si possa mettere fine. Io volevo dire questo: se sei triste per l'odio nel mondo, non piangere e non perdere la speranza, ma fa' qualcosa, anche di piccolo".
Partire
Partire, andare, lasciare tutto, uscire da noi stessi, spaccare la corteccia dell'egoismo che ci rinchiude nel nostro piccolo io.
E' smetterla di girare attorno a noi stessi, come se fossimo noi il centro del mondo e della vita.
E' non lasciarsi intrappolare dai problemi del mondo piccino cui apparteniamo.
E' partire continuamente anche senza percorrere chilometri di strada.
E' soprattutto accorgersi degli altri, scoprirli, incontrarli, come fratelli e sorelle.
E se, per incontrarli e amarli, è necessario solcare i mari della nostra indifferenza, volare per i cieli dei nostri sogni, allora la strada è partire e raggiungere i confini del mondo.