don Bosco ci parla:
L’esempio delle azioni virtuose vale assai più di un qualunque elegante discorso. MB II,196.
11. Vino del santo nome di Dio
L'appetito viene mangiando, dice il proverbio. Ebbene, questo è appunto il caso di don Bosco. Comperata la casa, sente tosto il bisogno di dare principio ad una chiesa, ove radunare comodamente in preghiera tutti i suoi ragazzi, e dice a mamma Margherita:
– Madre, ora voglio innalzare una bella chiesa in onore di san Francesco di Sales nostro protettore.
– Ma dove prenderai i soldi?… Lo sai che non abbiamo più nulla… tutto ci divorano questi poveri figlioli! Pensaci bene prima; intenditi con il Signore.
– È appunto quello che faccio. Il Signore è tanto buono… del denaro Egli ne ha per tutto il mondo. Niente paura!
Chiamato pertanto l'architetto Blanchier lo pregò di fargli il disegno. Chiamato poi l'impresario Federico Bocca gli affidò i lavori e tosto una trentina di muratori e manovali si accinsero all'opera.
Tra questi muratori, ve n'erano alcuni che, tratto tratto, si lasciavano sfuggire qualche bestemmia che feriva l'orecchio di don Bosco e di sua madre, i quali li pregavano di non bestemmiare. Ma essi si scusavano dicendo:
– Che volete!… è l'abitudine… ci sfuggono contro la nostra volontà… è impossibile vincersi.
– Ebbene, faremo così – disse loro don Bosco – se non bestemmierete, ogni sabato vi regalerò un bicchiere o due di vino.
Questo linguaggio fu più potente e persuasivo d'ogni predica, e per l'amore del vino, promisero e mantennero la parola. Per più di un anno, mamma Margherita, ogni sabato, recava loro un barilotto di vino, e quando chiedevano:
– Mamma Margherita, che vino è questo?
Essa rispondeva:
– È vino del santo nome di Dio!
Per predicare non occorrono grandi discorsi, ma piccoli gesti, attenzioni, arguzie… che tutti noi possiamo fare!