STORIA – don Roberto Riccardi: gli anni dell’inizio (1911-1930)

Il 4 aprile 1911 don Roberto Riccardi veniva nominato primo parroco della nuova parrocchia. E il 9 aprile faceva il suo solenne ingresso, dando così inizio alla vita della parrocchia.
Di questa giornata abbiamo una bella descrizione nel Bollettino Salesiano.
"Nel pomeriggio, al suono festoso delle campane ed accompagnato da un lungo corteo di Associazioni giovanili della Parrocchia con molte bandiere fece ingresso solenne nel Santuario il nuovo Curato Don Roberto Riccardi.
Attendevalo sulla soglia numeroso clero con a capo D. Roberto Galea Curato di S. Gioachino, e il nostro venerato Superiore Don Albera, delegato dall'Em.mo Card. Arcivescovo a conferire all'eletto la nuova cura. Una gran folla di popolo gremiva il Santuario e parte della piazza. Compiute le cerimonie di rito, il nuovo parroco salì sul pulpito e tenne un affettuoso ed eloquente discorso. Impartita poi la benedizione, all'uscir di chiesa fu festeggiatissimo dagli alunni dell'Oratorio la cui musica esegui un breve concerto nell'interno dell'istituto, mentre sulla piazza dava concerto la musica dell'Oratorio Festivo. A notte un lieto scampanio ed una splendida illuminazione della cupola del Santuario coronavano la cordialissima festa[1].
 
Dopo pochi mesi un nuovo privilegio impreziosì ulteriormente il Santuario di Maria Ausiliatrice. Il 13 luglio, il Sommo Pontefice, Pio X, con Decreto, innalzò il Santuario alla dignità di Basilica Minore, con tutti i singoli privilegi ed onorificenze che spettano di diritto alle Basiliche Minori della città di Roma.
Il 14 gennaio 1912, il Card. Agostino Richelmy benedisse il Battistero, eretto nella Cappella di S. Francesco di Sales.
 
Un fiorire di gruppi
Il 16 maggio 1912, in una sala del Circolo Auxilium, fiorente associazione giovanile del Primo Oratorio Festivo di S. Giovanni Bosco, si tenne un'adunanza di uomini della Parrocchia, allo scopo di costituire una Sezione dell’Unione “Operai Cattolici”. Era l'inizio di un fiorire di Associazioni e di Gruppi che arricchiranno man mano la parrocchia.   
 
Pochi mesi dopo, il 23 luglio, l'Arcivescovo di Torino, con Decreto, approvò la Pia Unione delle Madri Cristiane. Alla fine del 1914 saranno 260 le madri di famiglia iscritte.
Nel 1913 nasce in parrocchia la Conferenza Maschile di San Vincenzo, a cui seguirà, nel maggio del 1918, la Conferenza Femminile di San Vincenzo.
 
Il 27 novembre 1916, con la benedizione del Cardinale Arcivescovo, nasce la sezione locale della "Società del S. Nome", con l'iscrizione di oltre sessanta soci. Un gruppo di soli uomini che si propone di combattere il vizio orrendo della Bestemmia, e si impegnano a fare una Comunione mensile in riparazione delle tante ingiurie al S. Nome di Dio[2]. Sono gli anni in cui si susseguono Congressi Antiblasfemi e Crociate Antiblasfeme.
 
Nel febbraio del 1920, nasce la Sezione Parrocchiale della Unione Donne Cattoliche,  sin dall'inizio un centinaio di iscritte. Dopo tre anni venne istituita anche l'Unione Uomini Cattolici (si inizia con 100 iscritti circa). Da questa unione nascerà l'iniziativa dei Giovedì Sociali, con lo scopo di diffondere la cultura popolare. Rivolta soprattutto agli adulti, con l'intervento di vari conferenzieri, si proponevano come "trattenimenti, a modo di conferenza, tenuti ogni giovedì da un valente oratore sopra qualche argomento di attualità, o di speciale importanza nel campo storico, artistico, religioso, morale, scientifico e sociale..[3]".  
 
"Quattro paginette" per fare comunità
Nel gennaio 1915, anno  centenario della istituzione della festa di Maria Ausiliatrice da parte del papa Pio VII (15/9/1815), esce il primo numero del  Foglietto Parrocchiale, dal titolo "Maria Ausiliatrice. Foglietto mensile parrocchiale". Quattro paginette che mensilmente danno notizie della vita della parrocchia.
Ecco la presentazione che di esso fece il Curato: “Ora dopo quasi quattro anni, dacché la Basilica di Maria Ausiliatrice fu eretta in Parrocchia, ho pensato di dar vita ad un periodichetto, che possa essere novello legame fra voi e il caro Santuario da voi tanto amato, animandovi coll'umile sua voce a frequentarlo, soprattutto nei giorni festivi, e dimostrarvi così degni figli di Maria Ausiliatrice.
Il piccolo periodico, che sarà umile omaggio alla nostra Madonna nel Centenario dell’istituzione della sua solennità, verrà a voi ogni mese, o cari parrocchiani, vi annunzierà le sacre funzioni da compiersi, vi renderà conto di quelle compiute, porterà a voi la buona semente del S. Vangelo, sarà l’Eco degli Oratori festivi per mettervi a parte di quanto fanno ivi i vostri figli e le vostre figliuole, e, dilettandovi, spero si renderà utile altresì alle anime vostre.
Voi fategli buon viso, e accoglietelo come un buon amico, che avrà sempre per voi l’amorevole parola"[4].
 
L'"Albero di Natale"
A sottolineare la vivacità del Santuario un dato: in quegli anni in Basilica sono celebrate alla domenica ben 15 Messe, dalle ore 4,30 alle 11,30, una ogni mezzora.
Nel frattempo  altre iniziative, che divennero tradizione, arricchirono la vita della Parrocchia.
 
Fin dall'inizio nasce la tradizione dell' "Albero di Natale". "Una festicciola assai cara,  così veniva descritta questa domenica pomeriggio nel Foglietto Parrocchiale, per i bambini che frequentano il Catechismo ogni domenica nella nostra Basilica. Preparato con ottimo amore dalle ottime Suore che attendono alla scuola catechistica, il trattenimento riuscì anche più interessante per la premiazione degli alunni della stessa scuola. Suoni, canti e recitazioni varie e spigliate si susseguirono" fino al momento centrale: "quando dal magico albero si staccarono i frutti meravigliosi, consistenti in giocattoli, cartelle per la scuola, sciarpe e maglie di lana, grembiulini, dolci,…; e quando a premiare lo studio del Catechismo, venne distribuito a ciascuno un taglio d'abito, o altro oggetto di personale utilità. Tutta quella grazia era dono di generosi benefattori e gentili benefattrici…[5]" .
Cura della formazione religiosa dei bambini sottolineata anche dalle "Gare Catechistiche Interparrocchiali", che ogni anno si svolgevano e di cui il Foglietto Parrocchiale era preoccupato di dare notizia, con dettagli e nomi, sottolineando gli ottimi risultati dei ragazzi della Parrocchia.
 
La "minestra dei poveri"
Ma soprattutto i poveri fin dall'inizio furono al centro delle cure parrocchiali. Gruppi, associazioni, iniziative nascevano e si sviluppavano proprio per venire incontro alle esigenze delle famiglie più bisognose.
 
Aiuto che si concretizzava ad esempio nel Natale dei poveri, che vedeva già nel 1915 la distribuzione di mezzo chilo di carne e un chilo di riso e pane per cinquanta famiglie povere della parrocchia.
 
Aiuto che assunse una forma caratteristica dall'inverno seguente (dicembre 1916), quando  Don Riccardi inizia la distribuzione di un piatto di minestra a un gran numero di poveri della parrocchia. Era la "minestra dei poveri", dette anche  "minestre invernali". Erano preparate dalle suore e la distribuzione da Natale proseguiva fino a tutto marzo, con una spesa non indifferente. Nel 1918 erano 20-25 lire quotidiane per 5.400 minestre distribuite in tre mesi, e tutto si basava sulla carità dei parrocchiani. Dal  1923 si iniziò a distribuire settimanalmente insieme alla minestra anche legna per il riscaldamento ("riscaldamento pei poveri").  L'iniziativa proseguirà per molti anni, ancora nel 1946 si cercavano benefattori che la sostenessero.
 
Concerto di campane più grandioso
Non solo le persone ma anche gli ambienti hanno bisogno di cure. Non meno è, allora, in quegli anni lo sforzo a rendere sempre più accoglienti la Basilica e la Succursale. A modo di esempio basta ricordare la "nuova decorazione" della statua del Sacro Cuore, della "Succursale", nel 1919, e l'acquisto delle Nuove campane per la Basilica, con il contributo dei parrocchiani e fedeli del santuario.
"La rinomanza mondiale acquistata dal nostro Santuario, scriveva il Foglietto Parrocchiale, faceva dire a molti che alla Basilica di Maria Ausiliatrice sarebbe stato conveniente un concerto di campane più grandioso; ma don Albera (secondo successore di don Bosco) non aveva mai voluto permettere l'acquisto per la spesa gravissima[6]".
Il permesso giunse in occasione della morte del mons. Giacomo Costamagna (9 settembre 1921) e l'intercessione del Cardinal Cagliero, che espose a don Albera che questo poteva essere un bel modo per ricordare anche il caro defunto e che le vecchie campane potevano servire ad arricchire altre chiese salesiane, che ne erano prive. In particolare furono destinate a Gesù Adolescente in Borgo San Paolo, alla Chiesa del Monterosa e al santuarietto di  Maria Ausiliatrice dei Becchi.
La consacrazione delle nuove campane, costruite dalla fonderia Ing. Prospero Barigozzi di Milano, fu fatta dal Card. Richelmy il 1 aprile 1922. Le cinque campane furono dedicate al Sacro Cuore di Gesù e a Maria Ausiliatrice, a S. Francesco di Sales, a S. Giuseppe e ai Ss. Martiri Solutore, Avventore e Ottavio.
 
Intanto, in quegli anni la Parrocchia cresceva di numero. Se nel 1911 poteva contare circa 4.200 parrocchiani essi erano diventati 7.293 nel 1922 secondo il Censimento avvenuto nello stesso anno.
Ad accrescerla ulteriormente giunse un ampliamento della Parrocchia, con Decreto arcivescovile del 4 settembre 1922. Esso "stralciava dalla Parrocchia dell’Immacolata Concezione (S. Donato) e annetteva alla Parrocchia nostra di Maria Ausiliatrice il rione compreso fra Corso Principe Eugenio – via S. Chiara – Corso Principe Oddone e Corso Regina Margherita [7]".
 
Gli ultimi anni del primo Curato
Gli ultimi anni di don Roberto Riccardi furono ancora segnati da alcuni avvenimenti e iniziative che esprimevano bene l'amore e la cura che nutriva per tutti i parrocchiani, lo spirito missionario che stava diffondendosi in parrocchia e l'amore per don Bosco da non far tramontare nel cuore dei parrocchiani.
Il 12 dicembre del 1926, in occasione della giornata della Buona Stampa, si svolse la festa del Vangelo. In Basilica vengono benedetti 1500 volumi del Vangelo, distribuiti gratuitamente dal Curato alle famiglie della parrocchia. In quello stesso Natale, nasce la tradizione del Presepio in Basilica, "molto semplice, rudimentale quasi, ma grazioso e pregevole[8]", tradizione che si arricchirà di anno in anno.  
Nel 1928 nasce la "Borsa Parrocchia di Maria Ausiliatrice", per il sostegno dei missionari. Essa rispondeva all'invito del rettor maggiore don Filippo Rinaldi, che aveva lanciato la Crociata Missionaria, per "Borse Missionarie" di Lire 20.000 ciascuna, per sostenere gli aspiranti missionari nella loro formazione. I contributi arrivarono generosi tanto che nel 1930, istituendo la Borsa Missionaria "Don Roberto Riccardi", in ricordo del parroco appena defunto, era la terza che si iniziava.
L'amore per don Bosco, nutrito anche dalla solenne traslazione del corpo di don Bosco da Valsalice alla Basilica di Maria Ausiliatrice, il 9 giugno del 1929, e dalla sua Beatificazione, era
sottolineato da gesti semplici ma significativi come l'acquisto di un "Calice" per il Beato don Bosco. Era l'omaggio dei parrocchiani. Doveva essere d'argento, ma si raccolsero molti più soldi delle Lire 2500 previste,  tanto che si decise la realizzazione di un Calice d'Oro (la spesa aumentò a 8.000 Lire).
 
12 luglio 1930, muore don Roberto Riccardi, primo parroco di Maria Ausiliatrice. Il Dizionario biografico dei salesiani, in poche righe descrive benissimo quello che fu il primo "Curato" di Maria Ausiliatrice per la Parrocchia: fu un pastore zelante, assiduo alla predicazione e al confessionale, e sotto di lui fiorirono le associazioni religiose: le Madri Cristiane, le Donne Cattoliche, la Società del Santo Nome, la Conferenza di San Vincenzo de' Paoli, gli Uomini Cattolici. Per i poveri dimostrò sempre grande predilezione[9].
In quello stesso giorno venne nominato Coadiutore Parrocchiale di Maria Ausiliatrice, don Luigi Nai.


[1] L'inaugurazione della nuova Parrocchia.  Bollettino Salesiano, anno XXXV, n. 5 – maggio 1911, pag. 151

[2] da il Foglietto Parrocchiale – dicembre 1916

[3] da il Foglietto Parrocchiale – gennaio 1924

[4] da il Foglietto Parrocchiale – gennaio 1915

[5] da il Foglietto Parrocchiale – marzo 1928

[6] da il Foglietto Parrocchiale – dicembre 1921

[7] da il Foglietto Parrocchiale – novembre 1922

[8] da il Foglietto Parrocchiale – febbraio 1927

[9] da "Dizionario biografico dei salesiani", 1969

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