“Pensi alla sua anima”

VENERDÌ  dopo le CENERI   3 Marzo 2017
Dalla Parola del giorno Mc 9,14-15 
«Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno»
 
“Pensi alla sua anima”
C'era una volta un credente, ma non viveva da cristiano. Non osservava i comandamenti, viveva una vita comoda e piacevole. Non desiderando liberarsi dei peccati, non si confessava. Il suo servo, buon cristiano, ogni tanto gli diceva:
Signore, pensi qualche volta alla sua anima
Non ti preoccupare, rispondeva lui. Sono stato battezzato. E poi, se Dio ha predestinato la mia salvezza, entrerò in cielo anche senza confessarmi. Ma se non l'ha predestinata, non serviranno a niente la confessione, la preghiera e le opere buone.
Dopo alcuni anni si ammalò gravemente. Ordinò subito al servo di chiamare il miglior medico. Passata qualche ora, sorpreso di non vedere arrivar il medico, ricordò al servo il suo ordine.
Ma non si agiti, disse il servo. Il medico non è necessario. Se Dio ha predisposto che lei guarisca, riacquisterà la salute senza medici e medicine. Ma se ha predestinato che deve morire, non servirà a niente neanche il miglior medico.
Sei stupido – esclamò l'ammalato – Dio vuole che curiamo la nostra salute, che ricorriamo alle medicine e ai medici senza aspettare che lui ci guarisca con un miracolo.
D'accordo, ora vado a chiamare il medico, rispose il servo. Ma perché non applica lo stesso ragionamento riguardo alla salute dell'anima e alla salvezza? Perché non vuole fare niente e aspetta che Dio la porti in cielo gratuitamente, in modo miracoloso?
Il padrone gli diede ragione. Dopo la visita del medico, fece chiamare un sacerdote e finalmente si confessò. Cambiò pure la sua vita peccaminosa.
 
Il momento supremo di un uomo è quello in cui si inginocchia nella polvere e si batte il petto e confessa tutti i peccati della sua esistenza. (Oscar Wilde)