Festa Anniversari di Matrimonio
Commemorazione dei defunti dell’anno
Corsi Prematrimoniali
Catechesi Adulti – ATTI degli APOSTOLI
Catechesi Adulti – Fondamenti del Cristianesimo (corso 1.base)

Commemorazione fedeli defunti

mercoledì 2 novembre
ore 18.30 – S. Messa in Basilica, con ricordo di tutti i defunti dell'anno.
 
Una sola volta da mezzogiorno del 1° a tutto il 2 novembre si può ottenerel'indulgenza plenaria per i defunti alle seguenti condizioni:
– confessati e comunicati
– visita di una chiesa, recitando il Padre Nostro e il Credo
– pregando secondo le intenzioni del Papa
Inoltre dal 1° all'8 novembre per la visita al Cimitero, con la preghiera per i defunti, è concessa ogni giorno (una sola volta) l'indulgenza plenaria.
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Castagnata “Gruppo Sposi”

Sabato 5 novembre
Momento di famiglia per il gruppo Sposi.
Ricorderemo i "nostri" defunti nella Santa Messa celebrata in "succursale" alle 20.45, e poi ci ritroveremo per mangiare insieme le "castagne".
Sono gradite bevande e dolci da condividere… e soprattutto persone disponibili a collaborare nella organizzazione e realizzazione

1849, domenica dopo la festa dei Santi, don Bosco conduce i suoi ragazzi a visitare il camposanto, con la promessa di regalare loro le castagne quando fossero ritornati.Mamma Margherita ne aveva comperati tre sacchi; ma poi, pensando che mezzo sacco sarebbe bastato per far divertire quei giovani, si limitò a far cuocere quelle.Ritornati i giovani, e schieratisi come soldati in attesa, don Bosco si accinse alla distribuzione, riempiendo ad ognuno il berretto.– Che fai! – gli gridò allora la madre. – Non ne abbiamo abbastanza!– Ma sì!… – soggiunse don Bosco; – ne abbiamo tre sacchi!– Ma le altre non sono cotte!– O cotte o non cotte, continuiamo come abbiamo cominciato!

E continuò realmente a dare ad ognuno pieno il berretto. Intanto il cesto si vuotava; non ve ne erano più che poche manate, e i giovani erano ancora molti.Alle grida di gioia, successe a poco a poco un silenzio d'ansietà: tutti temevano di restar senza.Ma don Bosco, che non si sgomentava mai, li incoraggiava dicendo: – Le migliori stanno in fondo. Niente paura! E rimboccatesi le maniche, continuò a cacciare le mani nella cesta e riempire i berretti. Per quante ne cavasse, non diminuivano mai; di modo che tutti furono serviti, e quando si portò il cesto in cucina, ne rimaneva ancora la porzione di don Bosco e quella della mamma.In quella sera, nel cortile e sulle vie, fu un grido solo: – Don Bosco ha moltiplicato le castagne.

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16 ottobre – Celebrazione del Centenario

Domenica 16 ottobre abbiamo celebrato i 100 anni della nostra parrocchia.
E' stato un momento bello, fantastico, importante per la nostra comunità.
Un occasione bellissima per rinvigorire e riscoprire il nostro essere Parrocchia.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI COLORO CHE HANNO RESO QUESTA GIORNATA BELLISSIMA.
 
 
 
Incontri formativi
 
– 20 ottobre – Parrocchia e diocesi (mons. Guido Fiandino)
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Centenario e Mandato

Domenica, 16 ottobre 2011
Festa per i 100 anni della Parrocchia

MANDATO AI CATECHISTI, ANIMATORI, ALLENATORI

Domenica 16 ottobre, nel festeggiare il primo secolo di nascita della nostra Parrocchia, abbiamo ricevuto dal nostro Parroco, don Claudio, il mandato ufficiale all'interno della comunità, impegno che ci assumiano con serietà e coerenza.

"Carissimi, ANIMATORI, ALLENATORI, DIRIGENTI e CATECHISTI, il Signore con il Battesimo vi ha donato la fede, ora siete chiamati ad alimentarla e a trasmetterla con il ministero di servizio di cui oggi ricevete l’incarico e il mandato. Questa vostra risposta vi chiama e vi impegna ad approfondire l’adesione a Cristo e alla sua Chiesa e a viverla nell’esistenza, come testimonianza che conferma la vostra parola."

Noi Catechisti, Animatori, Allenatori abbiamo risposto a Gesù che ci ha chiamato a seguirlo e rendergli testimonianza con la parola e con la vita. Siamo consapevoli di questo dono e di questa responsabilità e tutti insieme ci uniamo in preghiera:

Padre della Vita,
Ti prego per tutti i bambini che mi affiderai durante quest’anno.
Sono tuoi e tu li dai a me
perché incontrino il tuo amore incontrando il mio,
incontrino la tua voglia di stare insieme a noi,
incontrando la mia voglia di stare con loro.
Padre, ho paura dei miei limiti, della mia insicurezza, della mia fragilità:
donami lo Spirito di tuo Figlio perché, anche nelle difficoltà,
io sappia sempre vedere il sole oltre le nuvole;
sappia sempre portare questi bimbi al tuo cuore
e non al mio bisogno di loro; sappia sempre parlare di te
con gli occhi limpidi di chi si vuole stupire ancora.
Padre, donami la capacità di guardare i bimbi
cercando il meglio per il loro futuro, di pensarli e sognarli già grandi,
nella vita e nella fede, affinché io possa realizzare, con Te,
il sogno che hai per ciascuno di loro.
Padre fammi acquedotto, arrugginito e storto, ma acquedotto
che porta l’acqua della vita, il Tuo amore, il Tuo perdono.
Te lo chiedo  per l’intercessione di Maria, Aiuto dei Cristiani,
affinché quest’anno di Oratorio sia bello e santo così come tu lo vuoi.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Un catechista

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Parrocchia, quartiere e città – 2° incontro formativo

Giovedì 13 ottobre, presso il Teatro "Piccolo Valdocco", secondo incontro formativo, in occasione del Centenario della Parrocchia.
con Tiziana Ciampolini,
responsabile dell'Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Caritas diocesana di Torino
 

 

 

Voglio augurarvi che possiate essere parrocchia del terzo millennio, parrocchia che sa essere innovativa, che sa vedere il progresso, come lo voleva don Bosco, cioè al primo posto nella conduzione del progresso.
 
Per fare questo dobbiamo però saper vedere in positivo per creare delle forme nuove di solidarietà.
1) Dobbiamo crescere, o meglio dobbiamo svilupparci.  C'è spazio per costruire qualcosa di nuovo.
2) Dobbiamo investire in risorse relazionali. Investire in capitale sociale e il capitale familiare è il bacino di capitale sociale più imponente, più capillare presente e va messo a disposizione. Non possiamo "tenere tutta questa felicità per noi?".
 
In conclusione:
1. impegnarsi a costruire un modo di essere tutti uguali, a guardare il mondo in modo diverso, aprendo gli occhi, il cuore verso il mio vicino;
2. mettersi nell'ottica della responsabilità, della responsabilità individuale e collettiva.
– responsabilità collettiva: "lasciare il mondo migliore di come l'abbiamo trovato";
– responsabilità individuale: fare dei muri dritti e solidi in ogni momento della nostra vita.
3. il bene va fatto bene.
La differenza tra un piastrellista e un mosaicista è che il piastrellista rompe il muro e butta via i pezzi, il mosaicista invece si avvicina con lo sguardo dell'artista e con i frammenti di mattonella che sono per terra costruisce i quadri, perché dietro ogni tassello vede qualcosa di nuovo, noi dobbiamo essere così.
 
Questo è l'augurio mio e della caritas.
 

 

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