Incontro famiglie ad Avigliana

Domenica 13 novembre un gruppo di famiglie della comunità si è incontrata ad Avigliana per una giornata di confronto, riflessione e dialogo. Il filo conduttore della giornata è stato: L'importanza del dialogo in famiglia.
E' stato bello condividere, confrontarci, vivere insieme questa esperienza. L'augurio di tutti è che possa essere l'inizio di altre occasioni di incontro per accrescere ulteriormente questa "famiglia di famiglie". E' stato una esperienza di Chiesa, comunità di persone, proprio nella domenica in cui celebravamo la Solennità della Chiesa locale.
La giornata si è conclusa con la S. Messa nella quale abbiamo accolto le parole di Madre Teresa: "Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano, ma se non ci fosse quella goccia all'oceano mancherebbe".
Speriamo che ne possano seguire tante altre.
Pubblicato in News

Incontro “giovani coppie”

Sabato 19 novembre alle ore 19.00, nel salone parrocchiale, incontro per tutte le coppie che si sono sposate nell'anno 2011 o che hanno frequentato uno dei corsi prematrimoniali (da ottobre 2010 a giugno 2011).
Bella occasione per incontrarci insieme alle "coppie guida", sentire racconti, vedere foto… e far nascere qualcosa di bello insieme!

Il programma vuol essere questo.
ore 18.00: per chi desidera possiblità di partecipare alla S. Messa prefestiva in Basilica
ore 19.00: ci ritroviamo in parrocchia
seguirà cena insieme
– la parrocchia mette un piatto caldo,
– invitiamo voi a portare qualcosa d'altro da condividere (secondi piatti, dolci, bevande… la fantasia non vi manca)

Per motivi organizzativi vi chiediamo per quanto possibile di comunicare la vostra adesione (o anche non partecipazione) entro giovedì 17 novembre.

Vi aspettiamo numerosi.

 
Pubblicato in News

L’Arcivescovo incontra i catechisti

GRAZIE CATECHISTI!
Questa sera, 27 ottobre, presso la Casa Generalizia delle Suore di San Giuseppe l'Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia, dopo aver incontrato i parroci nel pomeriggio, ha incontrato i catechisti delle parrocchie della unità Pastorale 1 e 2.
E' stato un bell'incontro, un'ottima occasione per incontrare il nostro pastore e per ricevere nuovo entusismo nella impegnativa ma bellissima missione del Catechista.
Nelle sue parole l'Arcivescovo ha richiamato e donato alcuni spunti di riflessione che possono e debbono servire da guida nel cammino dei catechisti.
"il primo ministero della Chiesa, ha ricordato Mons. Cesare, era ed è quello affidato agli Apostoli: "Andate e predicate il mio vangelo!
 Andate e portate a tutti Gesù morto e risorto." E questo bisogna farlo con gioia.
Ecco perchè i catechisti, insieme con i sacerdoti, sono i primi collaboratori del Vescovo. Anche loro ricevono un mandato. E come il seminatore della parabola anche loro hanno un compito, quello di seminare, di gettare il seme, cioè la Parola di Dio, e gettarla ovunque, senza preoccuparsi troppo del raccolto".
"Chi è il catechista? Mi piace l'identikit, dice ancora l'Arcivescovo, fatto dal papa Giovanni Paolo I. Il catechista deve essere:
persona umana, con talenti , risorse, caratteristiche… ognuno diverso dagli altri;
credente, che ha coltivato la propria fede;
maestro, perchè guida, indica una strada, soprattutto con il suo esempio, la sua testimonianza, la sua persona;
educatore, che sa creare empatia tra lui catechista e il ragazzo;
artista, cioè creativo, fantasioso, ogni opera d'arte è diversa dall'altra, ogni artista è diverso dall'altro, così ogni catechista è unico e non deve aver paura di perdere la sua specificità."
"Il Catechista ha bisogno di formarsi. Non può sedersi sulla fede, ma ha bisogno di formazione continua:
– formazione spirituale:la parrocchia stessa la offre e la prima formazione è proprio quella di partecipare in modo attivo ai momenti di preghiera, di fede proposti dalla Parrocchia, in primis la Messa domenicale;
– formazione catechistica, nei contenuti;
– formazione pedagogica: bisogna conoscere il ragazzo."
"Soprattutto bisogna partire dalla famiglia, dai genitori: per questo propongo di dedicare i primi due mesi dell'anno alla foerrmazione personale e all'incontro con le famiglie: Dobbiamo partire da loro e per fare questo occorre uno sguardo positivo verso le famiglie, essere disponibili, accoglienti, trovare occasioni di incontro, arrivare anche alla visita in famiglia."
Una cura particolare va poi rivolta alle famiglie che chiedono il battesimo per i propri bambini, sia prima che dopo."
Pubblicato in News

Commemorazione fedeli defunti

mercoledì 2 novembre
ore 18.30 – S. Messa in Basilica, con ricordo di tutti i defunti dell'anno.
 
Una sola volta da mezzogiorno del 1° a tutto il 2 novembre si può ottenerel'indulgenza plenaria per i defunti alle seguenti condizioni:
– confessati e comunicati
– visita di una chiesa, recitando il Padre Nostro e il Credo
– pregando secondo le intenzioni del Papa
Inoltre dal 1° all'8 novembre per la visita al Cimitero, con la preghiera per i defunti, è concessa ogni giorno (una sola volta) l'indulgenza plenaria.
Pubblicato in News

Castagnata “Gruppo Sposi”

Sabato 5 novembre
Momento di famiglia per il gruppo Sposi.
Ricorderemo i "nostri" defunti nella Santa Messa celebrata in "succursale" alle 20.45, e poi ci ritroveremo per mangiare insieme le "castagne".
Sono gradite bevande e dolci da condividere… e soprattutto persone disponibili a collaborare nella organizzazione e realizzazione

1849, domenica dopo la festa dei Santi, don Bosco conduce i suoi ragazzi a visitare il camposanto, con la promessa di regalare loro le castagne quando fossero ritornati.Mamma Margherita ne aveva comperati tre sacchi; ma poi, pensando che mezzo sacco sarebbe bastato per far divertire quei giovani, si limitò a far cuocere quelle.Ritornati i giovani, e schieratisi come soldati in attesa, don Bosco si accinse alla distribuzione, riempiendo ad ognuno il berretto.– Che fai! – gli gridò allora la madre. – Non ne abbiamo abbastanza!– Ma sì!… – soggiunse don Bosco; – ne abbiamo tre sacchi!– Ma le altre non sono cotte!– O cotte o non cotte, continuiamo come abbiamo cominciato!

E continuò realmente a dare ad ognuno pieno il berretto. Intanto il cesto si vuotava; non ve ne erano più che poche manate, e i giovani erano ancora molti.Alle grida di gioia, successe a poco a poco un silenzio d'ansietà: tutti temevano di restar senza.Ma don Bosco, che non si sgomentava mai, li incoraggiava dicendo: – Le migliori stanno in fondo. Niente paura! E rimboccatesi le maniche, continuò a cacciare le mani nella cesta e riempire i berretti. Per quante ne cavasse, non diminuivano mai; di modo che tutti furono serviti, e quando si portò il cesto in cucina, ne rimaneva ancora la porzione di don Bosco e quella della mamma.In quella sera, nel cortile e sulle vie, fu un grido solo: – Don Bosco ha moltiplicato le castagne.

Pubblicato in News