IL DONO DEL MENDICANTE

GIOVEDI' DOPO LE CENERI – 6 MARZO
 
Dalla Parola del giorno Lc 9,22-25
Chi perderà la propria vita per me, la salverà.
 
IL DONO DEL MENDICANTE
02 RIDOgni mattina, il potente e ricchissimo re di Bengodi riceveva l'omaggio dei suoi sudditi. Aveva conquistato tutto il conquistabile e si annoiava un po'. In mezzo agli altri, puntuale ogni mattina, arrivava anche un silenzioso mendicante, che porgeva al re una mela. Poi, sempre in silenzio, si ritirava. Il re, abituato a ricevere ben altri regali, con un gesto un po' infastidito, accettava il dono, ma appena il mendicante voltava le spalle cominciava a deriderlo, imitato da tutta la corte.
Il mendicante non si scoraggiava. Tornava ogni mattina a consegnare nelle mani del re il suo dono. Il re lo prendeva e lo deponeva macchinalmente in una cesta posta accanto al trono. La cesta conteneva tutte le mele portate dal mendicante con gentilezza e pazienza. E ormai straripava.
Un giorno, la scimmia prediletta del re prese uno di quei frutti e gli diede un morso, poi lo gettò sputacchiando ai piedi del re.
Il sovrano, sorpreso, vide apparire nel cuore della mela una perla iridescente.
Fece subito aprire tutti i frutti accumulati nella cesta e trovò all'interno di ogni mela una perla.
Meravigliato, il re fece chiamare lo strano mendicante e lo interrogò.
"Ti ho portato questi doni, sire, rispose l'uomo, per farti comprendere che la vita ti offre ogni mattina un regalo straordinario, che tu dimentichi e butti via, perché sei circondato da troppi affanni, preoccupazioni e ricchezze.
Questo regalo è il nuovo giorno che comincia" .

Anche questa mattina la vita ti offre un regalo straordinario: questa giornata.
E questa giornata non tornerà mai più indietro.
Non sprecarla, riempila di amore.
Perché al termine della vita saremo giudicati solo sull'amore…
 

 

 

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