«Avete una veste troppo sottile»

don Bosco ci parla:
Se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, arrenditi presto. III,18
 
8. « Avete una veste troppo sottile »
 
08_Don_Bosco_htmDon Bosco, dopo essere stato ordinato sacerdote, si trovava a Torino da poche settimane  e già molti giovani si accalcavano intorno a lui, lo attendevano all'u­scita, lo accompagnavano per via.
Una sera si incontrò col Canonico Cottolengo, il qua­le, fissatolo in viso, gli disse:
Voi mi avete la faccia da galantuomo; venite a lavorare con me nella Piccola Casa della Provvidenza: il lavoro non vi mancherà.
Don Bosco tenne quell'invito provvidenziale, e dopo pochi giorni si recò a Valdocco ove era l'Opera del Cot­tolengo.
Il Canonico lo accolse con amorevolezza, e gli fece visitare tutti i locali ove giacevano ammalati d'ogni gene­re: storpi, paralitici, ebeti, ulcerosi, invalidi; tutto in­somma il rifiuto degli altri ospedali.
Finita la visita, don Bosco si aspettava un nuovo invi­to di fermarsi a lavorare in quella casa; ma il Cottolengo, fissandolo di nuovo bene in viso, soggiunse:
Ben altro è il vostro campo! Una messe più vasta, una vita più movimentata vi attende!
E stringendo fra le sue dita le maniche della veste del giovane sacerdote, soggiunse:
Però, voi avete una veste di panno troppo sottile e leggero; procuratevene un'altra di panno molto più forte e più consistente, perché i giovani possano attaccarvisi senza strapparla. Verrà un tempo in cui vi sarà strappata da tanta gente!
Don Bosco intravide in quelle parole una vera pro­fezia, una vera conferma dei suoi sogni, che ben presto presero ad avverarsi.
 

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