Iniziazione Cristiana

Sintesi intervento Vescovo Cesare Nosiglia (Convegno diocesano Catechisti – 28 maggio 2011)
Intervento Vescovo Cesare Nosiglia (Convegno diocesano Catechisti – 28 maggio 2011)
Rito della Cresima (spiegazione)
Cari genitori…..

 

La parola ai catechisti

“Chi ben comincia è a metà dell’opera!”

Così abbiamo iniziato, noi una trentina di catechisti in ottobre il cammino di fede adatto ai singoli anni dell’età evolutiva, per introdurre i ragazzi alla vita cristiana.

Abbiamo iniziato con il parlare di Gesù, Figlio di Dio, venuto in terra per essere fratello, amico, Salvatore. Accanto a Lui, sua Madre Maria, la sua famiglia, il suo paese, la conoscenza della sinagoga e il modo di pregare degli Ebrei.
di Gesù raccontiamo i miracoli, gli incontri con le persone, il suo messaggio di amore trasmesso mediante parabole, racconti facili e di comprensione immediata.
Questo primo cammino culmina con la risurrezione di Gesù, che vince la morte perché è Figlio di Dio. Ci salva perché dà alle sue azioni un valore infinito, per l’amore grande con cui le compie e le presenta a Dio Padre.
Il secondo anno del cammino di fede aiuta i ragazzi a rivivere il primo Sacramento ricevuto, il Battesimo. Normalmente si è battezzati da piccoli e non si ricorda come ci è stato trasmesso questo dono.
Siamo famiglia di Dio, inseriti nel circuito di amore (grazia) con cui il Padre ama Gesù. Questo dono che ci abita e rende presente Dio in noi è lo Spirito Santo. Egli, Dio, come il Padre e il Figlio, cui dona il perdono dei peccati.
I ragazzi nel secondo anno di cammino celebrano la PRIMA CONFESSIONE, ricevono il perdono di Gesù tramite il sacerdote: è il secondo sacramento che Gesù regala ai figli di Dio.
Il terzo anno del cammino di fede insegna a partecipare all’Eucaristia.
La Messa, nelle sue varie parti, viene vissuta dai ragazzi, che imparano dal racconto del Vangelo ciò che Gesù ha fatto nell’Ultima Cena della sua vita terrena. Egli ci ha lasciato un cibo per nutrimento spirituale, perché diciamo di no alle proposte del peccato, perché sappiamo amare tutti, superando le antipatie e i torti.
In questo terzo momento di cammino i ragazzi celebrano la tappa della PRIMA COMUNIONE, che li abilita a partecipare alla Messa in modo completo, come gli adulti.
Gli anni di catechesi successivi alla celebrazione della Messa di Prima Comunione aiutano i ragazzi a guardare alla vita cristiana, a modellare la loro vita sulla proposta del comando dell’Amore (che riassume i 10 comandamenti), sulle Beatitudini (Mt 5,3-11) che sono il modello di vita proposto da Gesù.
I ragazzi conoscono la vita della CHIESA attraverso il racconto degli atti degli Apostoli, la vita dei primi cristiani, il loro coraggio nel testimoniare la fede.
La diffusione della fede cristiana è costata la vita a tanti fratelli coraggiosi, che hanno raccontato il fatto di Gesù morto e risorto, a un mondo di pagani che sapevano affidare la loro vita solo a divinità inesistenti.
I viaggi missionari di Paolo, la morte violenta inflitta a Stefano, a Pietro, a Giacomo dimostrano che la fede di noi cristiani non è “roba da bambini”, ma ha un fondamento storico, poggia sulla verità, come è vero che Dio esiste e ha mandato Gesù a renderci felici.
La CRESIMA per i ragazzi del sesto anno del cammino catechistico, viene celebrata come tappa significativa per accogliere il dono dello Spirito Santo. Senza di Lui è impossibile la vita cristiana: lo Spirito ci rende più facile l’imitazione di Gesù, del suo amore, del suo perdono. Questo programma di vita tocca i temi concreti del rispetto della persona, della pace e della non violenza, della giustizia sociale, del rapporto con le altre religioni. I ragazzi sono interessati a questo confronto, perché ogni giorno la loro mente è messa di fronte a fatti troppo negativi di vita. Per questo si interrogano e ci interrogano.
Noi catechisti che portiamo avanti questo cammino con i ragazzi, siamo tutti volontari, lavoriamo in stretta collaborazione con il parroco, ci prepariamo comunitariamente agli incontri, preghiamo per i ragazzi e per le loro famiglie. Ci auguriamo che questo lavoro abbia una continuità in famiglia e nella vita di domani (del dopo cresima).
Aiutateci, come comunità cristiana, con la vostra preghiera, presenza e collaborazione.

 

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